Isole Aran
Il nome dell’arcipelago deriva dal gaelico “Oileàin Arann” e si compone di tre isole - Inishmore (Inis Mòr), Inishmaan (Inis Meàin) e Inisheer (Inis Oìrr). La popolazione complessiva delle tre isole non raggiunge i duemila abitanti che si concentra soprattutto sull’isola di Inishmore che è anche la più grande con i suoi 42 kilometri quadrati.
Le isole Aran vantano origini antichissime: sono state ritrovate testimonianze del periodo pre e paleocristiano che costituiscono un patrimonio di una quarantina di siti archeologici. Su Inis Mór si trovano diverse fortificazioni risalenti all'età del ferro tra cui “Dún Aengus” (Dún Aonghasa) e “Dún Dúchathair”.
Le Aran sono inoltre considerate una roccaforte della cultura e della lingua gaelica e costituisce un “Gaeltacht” dove l’ irlandese è la lingua dominante e comune e le tradizioni vengono diligentemente conservate e perpetuate. Lo spirito dominante quindi è conservativo e gli abitanti possono mostrarsi poco socievoli con i visitatori o poco inclini ai cambiamenti.
Sulle isole gli usi e i costumi sono custoditi e tramandati gelosamente. Tra gli elementi distintivi delle isole ci sono le “currach”, delle imbarcazioni con un'impalcatura molto leggera e rivestite di tela catramata; esse sono però molto stabili in mare e nel maltempo ma poco resistenti agli urti e talmente leggeri che si può accedere a bordo solo con dei particolari sandali di cuoio e materiale di capra detti “pampooties”.
Altri oggetti tipici delle isole Aran sono i sandali di cuoio grezzo e gli “Aran sweaters”, ovvero dei maglioni di lana lavorati a mano secondo una dozzina di motivi base che percorrono il maglione in maniera verticale, comprendendo spesso anche le maniche. La tradizione dei maglione delle isole Aran risale ai secoli passati e nel XX secolo ha accresciuto la popolarità delle isole.
Lo sviluppo di flussi turistici sulle isole Aran ha permesso di migliorare sensibilmente la qualità della vita degli abitanti autoctoni, consentendo la totale accessibilità a servizi fondamentali come l’acqua corrente e l’elettricità.
L’attrazione turistica principale dell’isola è il paesaggio naturale, gli scorci della natura quasi incontaminati. Spesso sulle isole si incontrano delle recinzioni regolari con bassi muri di pietra, tipici del paesaggio atlantico irlandese e il loro scopo principale è quello di preservare dal vento, carico di salsedine, gli appezzamenti di terra coltivabile, un tempo anche fertilizzati con impasti di alghe putrefatte.
Inishmore è la più grande delle tre isole e Kilronan (Cill Rònàin) è il piccolo capoluogo. Fuori dal centro abitato si trovano lo “Ionad Arainn Aran Heritage Centre” che racconta la storia e la natura delle isole, il “Teampall Mhic Dhuach” un piccolo edificio di culto preromanico intitolato a san Colmàn Mac Duagh, l’imponente e massicio forte Dùn Aonghasa ci trova invece sulla costa ed è preceduto da un attrezzato Visitor Centre che introduce alla scoperta del luogo.
Inishmaan è l’isola intermedia dell’arcipelago, sia per l’estensione (9 kilometri quadrati), sia per la posizione centrale. L’isola conserva alcuni resti archeologici d’interesse, tra cui spiccano il castello ovoidale Dùn Chonchùir e l’oratorio in blocchi di pietra di Cill Cheanainn, situato lungo la costa orientale.
Inisheer è la terza e la più piccola isola dell’arcipelago delle Aran con i suoi 8 kilometri quadrati. Tra i monumenti conservati si questa piccola isola, spicca la casa-torre degli O’Brien detta Dùn Firmina, costruita nel Quattrocento, e la piccola chiesa Teampall Chaomhàin, dedicata a san Kevin.
Le isole Aran sono collegate con l’Irlanda grazie a un servizio di traghetti che giornalmente fa la spola tra e isole e l’Irlanda.