Connemara

Nella contea di Galway si trova una delle più selvagge e aride regioni dell’Irlanda: il Connemara.
Il nome Connemara deriva da “Conmhaicne Mara”, una tribù di guerrieri che viveva in queste zone nei tempi antichi e il nome si potrebbe letteralmente tradurre con l’espressione “Tribú di Conmac sul mare” e il nome “Con Mhac” richiama invece un personaggio mitologico locale.

Alcuni recenti scavi archeologici hanno portato alla luce evidenti segni di insediamenti che si riferiscono all’età del Bronzo (circa 3200 a.C.): trentacinque tombe, abitazioni isolate e piccoli villaggi, luoghi dove si cucinava e fattorie.
Le antiche tribù ebbero la supremazia su questo territorio fino al XIII secolo, quando furono spodestati dagli O Flahertys che diedero particolare sviluppo a questo territorio grazie alle numerose flotte utilizzate per i commerci con il continente europeo. In tal modo questo territorio divenne un obiettivo dei Normanni che non tardarono ad occupare questo territorio.

Durante il medioevo il Connemara attraversò un periodo di splendore e importanza soprattutto a livello economico grazie agli scambi con i principali porti europei in Gran Bretagna, Spagna, Francia, Olanda fino al Portogallo.
La fiorente economia della regione attirò la Gran Bretagna che intorno al XVI secolo la occupò, coltivandola adeguatamente e sfruttandone tutte le risorse. Al contrario gli irlandesi autoctoni si trovarono stretti nelle zone paludose e fangose dove coltivavano solo patate e, quando nel XIX secolo questo ortaggio fu colpito da una malattia, la carestia fu inevitabile (passata alla storia come “la grande carestia irlandese” tra il 1845 e il 1851).

Il Connemara si trova tra il Lago Corrib e l'Oceano Atlantico; il paesaggio è di una rara bellezza dominato dall’edera e dal colore delle montagne che si contrappone all’azzurro dell’oceano. Nell’entroterra si trova un numero spropositato di laghi, stagni e corsi d'acqua, mentre la zona costiera annovera una quantità elevata di penisole e isolette sparse.

Storicamente il Connemara era diviso tra Nord Connemara e Sud Connemara, con confine le montagne dette “Twelve Bens” (le “Dodici Cime”) e l' “Owenglin”, il fiume che scorre nella città di Clifden. Vicino alla zona costiera si trova invece un lungo fiordo, la “Killary Harbour”, insenature e canali di varie dimensioni e risalenti a epoche diverse, isolette con caratteristici cottage isolati e la più bella delle isole è senz'altro Omey Island.

In Connemara i centri abitati principali sono considerati dei “gaeltacht”, in altre parole una delle poche regioni della Repubblica d’Irlanda dove le tradizioni gaeliche, dalla lingua a rituali e superstizioni sono gelosamente conservate e tramandate di generazione in generazione.

Alla bellezza del paesaggio, contraddistinto dal marrone delle torbiere, l’azzurro dei laghi e il verde smeraldo dei cespugli e il giallo della ginestra selvatica si affianca l’atmosfera calda e tradizionale della gente che abita nel Connemara. La storia, la cultura e i divertimenti si mescolano creando un mix unico e affascinante.