Newgrange
La bellezza e il valore storico-culturale di questa zona ha fatto si che, nel 1993, entrasse a far parte dei Patrimoni del’Umanità dell’UNESCO. Esso si compone di una cinquantina di monumenti costruiti nel periodo neolitico da un'antichissima civiltà contadina preceltica velocemente scomparsa. La data di origine di questo complesso monumentale risale intorno al 3200 a.C., ma solo nel XVII secolo fu scoperto casualmente dal latifondista Charles Campbell durante dei lavori di costruzione di una strada.
Questi ritrovamenti sono una preziosa testimonianza di una civiltà che popolò l'Irlanda prima dei Celti, prima dell’invasione dei Vichinghi, e molti la datano addirittura a circa sei secoli prima della costruzione delle piramidi egizie.
Di tutti i monumenti del complesso di Newgrange oggi sono visitabili solo due siti: i tumuli di Newgrange e di Knowth. Questa sono delle tombe a corridoio anche se molti studiosi affermano che non avevano esclusivamente uno scopo funerario, ma ospitavano anche cerimonie religiose.
Il più vecchio ritrovamento è il tumulo di Knowth: risale al neolitico e probabilmente con il tempo divenne un luogo sepolcrale e sopra venne costruito un villeggio fortificato. Il tumulo si compone di due lunghi e stretti corridoi che rimangono sempre separati da una parete rocciosa attraverso cui, però, è possibile comunicare a voce.
Alla base del tumulo si sviluppa un circolo di grandi pietre infisse nel terreno: circa cento grandi massi posti orizzontalmente, detti “kerbstones” ovvero “pietre di bordo”, che, presentano dei graffiti caratterizzati da forme geometriche o astratte (spirali, archi, figure serpentiformi, puntiformi, zigzag, losanghe, figure radiali o a stella e linee parallele).
Il tumulo di Newgrange, invece, presenta un muro perimetrale di pietre in quarzo bianco e altre di colore più scuro. L’entrata al tumulo presenta pietre con motivi a losanga e a spirale incisi nella pietra ed è stata classificata come una delle pietre più importanti a livello mondiale, esempio unico dell'arte megalitica.
L’entrata è costruita in modo che solo un giorno all’anno – il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno – il sole possa illuminare per circa quindici minuti la camera centrale e poi la costruzione torna a nel buio per gli altri 364 giorni dell’anno. L’evento è incredibilmente affascinante e simbolico e attira centinaia di turisti ma, considerando che il tumulo può ospitare un numero esiguo di persone, solamente pochi hanno il privilegio di potervi assistere dall’interno.
Superato l’ingresso del tumulo di Newgrange, un lungo corridoio conduce ad una camera cruciforme quasi sicuramente usate per le sepolture.
La struttura del tumulo è molto solida e presenta una massiccia copertura di numerosi metri di terra che nel corso dei secoli, non ha mai fatto infiltrare neanche una goccia di pioggia, preservando in maniera quasi perfetta la costruzione sotterranea.
La visita al sito di Newgrange è possibile solo con una guida del “centro visitatori” appositamente creato nelle vicinanze; questo ospita anche un museo che racconta la storia degli scavi e che consiglia anche percorsi altrettanto interessanti ne bellissimi paesaggi della zona circostante.