Donegal

Il Donegal è una contea dell’Irlanda, situata nella parte nord-occidentale dell’isola e si affaccia sul’Oceano Atlantico ed è la terza contea irlandese per dimensione (circa cinquemila kilometri quadrati).
È una penisola collegata da una striscia di terra al resto della nazione ed è una delle zone più selvagge e caratteristiche dell’Irlanda e pertanto è diventata una zona turistica di interesse internazionale.

Il nome “Donegal” deriva dal gaelico irlandese “Dún na nGall” che significa “forte degli stranieri” facendo riferimento all’origine vichinga della cittadina di Donegal, situata sull'omonima baia.
Nonostante fosse già abitata in tempi preistorici come la maggior parte del territorio irlandese, Donegal divenne una zona strategica nel medioevo come testimoniano i numerosi castelli, i ruderi di torri e le fortezze che affollano la penisola (Grianan of
Aileach, Donegal Castle, Green Castle, Doe Castle, per citare i principali). Amministrativamente il Donegal nacque nel 1585 sotto il regno di Elisabetta I d'Inghilterra, anche se aveva confini diversi rispetto a quelli attuali.

La costa del Donegal è prevalentemente formata da altopiani e zone collinari, chiamate comunemente “drumlin” per indicare questo particolare tipo di collina a forma di schiena di balena e possono arrivare a 45 metri d’altezza e più di un kilometro d lunghezza.
Il rilievo più alto della zona è il monte Errigal 752 metri d’altezza e poco lontano si trovano le Slieve League, una catena di montagne alta meno di seicento d'altezza, ma che cadono direttamente in mare, formando quelle che delle scogliere marine che sono le più alte d'Europa.

Il territorio di Donegal è prevalentemente formato da rocce di tipo granitico e calcareo verso il mare, formando così acquitrini e brughiere.
La costa del Donegal è soprattutto rocciosa, con scogliere ripide e scoscese che però formano delle insenature con piccoli porti naturali, come il “Ballyshannon Harbour”, la baia dove è situata Killybegs, la baia di Teelin. Formano, invece, la costa occidentale le baie di “Loughros Beg”, la “Gweebarra bay”, la “Trawenagh bay” e l’ “Inishfree Bay”.

A largo della costa si allungano le penisole legate alla terra ferma - St.John's point, Glen Head, il Bloody Foreland e le tre grandi penisole settentrionali, Horn Head, Fanad Head e Inishowen- e si trovano numerosi isolotti come Arranmore, la più grande delle isole, Tory Island, roccaforte della lingua gaelica irlandese e l’isolotto roccioso di Inishtrahull.
I porti e le attività marittime sono una delle principali attività economiche del Donegal, a cui si affiancano l'allevamento ovino e la coltivazione nelle zone fertili e non paludose.

Negli ultimi anni, anche il turismo è diventato un’importante fonte di reddito per la zona e sono quindi sorte numerose strutture ricettive. Sono stati anche potenziati anche i trasporti con la costruzione di un piccolo aeroporto nazionale.
La presenza di una considerevole comunità di emigranti cinesi, inoltre, ha determinato la nascita di alcune fabbriche manifatturiere orientali.

Il Donegal rimane un'ampia zona "Gaeltacht" (zone dell'Irlanda dove si parla l'originale idioma irlandese come lingua corrente al posto del ben più diffuso inglese) e conserva gelosamente tradizioni e aspetti della cultura popolare. La lingua parlata nel Donegal, però, risente molto dell’influenza dello scozzese e pronuncia e vocabolario ne risentono.
Nelle varie cittadine, la tradizione musicale è molto viva: il “fiddle” del Donegal, un particolare violino celtico, è lo strumento principale per la musica folk irlandese.