Danze irlandesi

La danza è un aspetto molto importante della cultura irlandese, nonché uno degli elementi più conosciuti all’estero.
Le varie popolazioni che hanno abitato l’Irlanda nel corso dei secoli hanno ha portato i loro tipi di ballo e di musiche. Le prime forme di danza irlandesi risalgono probabilmente alle popolazioni primitive: i druidi, ad esempio, erano soliti ballare in cerchio nei rituali religiosi in onore della Natura e l’usanza dei balli in cerchio sopravvive ancora nei balli irlandesi ad anello ancora oggi molto diffusi.

Nei secoli seguenti, i Celti - arrivati in Irlanda dall’Europa centrale 2000 anni fa – hanno portato le loro tradizioni, tra cui quelle legate al ballo. Essi organizzavano un evento chiamato “Feiseanna”, un evento culturale che comprendeva anche una gara di ballo.
Nel XII secolo, la conquista Anglo-Normanna ha portato in Irlanda il “Carol” un ballo popolare normanno in cui i ballerini erano divisi in sei coppie e oltre a ballare cantavano seguendo il ritmo e le parole dettate da un leader.

Il primo riferimento scritto ai balli irlandesi compare nel 1569 in una lettera scritta da sir Henry Sydney in cui egli raccontava alla regina d’Inghilterra, ma anche se la regina diceva di amare la musica i funzionari di corte avevano dichiarato fuori legge la musica e le danze irlandesi per paura che potessero incrementare il nazionalismo di quel popolo. Gli irlandesi, però, continuavano a tramandare e diffondere segretamente la loro cultura.

Già nel XVI secolo erano radicate nella cultura irlandese danze fra cui “The Trenchmore”, “The Irish Jig”, “Jigs” e “The Rinunce Fada”. Alla fine del secolo, l’opposizione alle danze irlandesi da parte del governo inglese diminuì e in Irlanda nacquero i “dance master” insegnanti di danza che viaggiavano di villaggio in villaggio per divulgare la tradizione delle danze irlandesi di gruppo o soliste.

Le danze soliste presero il nome di “Set dance” derivano dalle quadriglie molto diffuse in Francia ma subirono delle modifiche in base alla musica irlandese. Solitamente erano ballate nelle piazze o nelle case durante le feste private, ma nel 1935 la Chiesa Cattolica emanò una legge epr cui si poteva ballare solo nelle sale da ballo.
Nel XVIII secolo divennero molto diffuse le danze soliste che si ballavano fissi in un posto: il movimento dei piedi era essenziale e lo spostamento fisico era minimo. Molto spesso i ballerini danzavano sui tavoli o sulle botti e avevano quindi poco spazio a disposizione.

Il secolo successivo vide un evoluzione delle danze e una diffusione capillare sul territorio nazionale: si ballava in casa, nei giardini, ai matrimoni e alle fiere e qualsiasi occasione era diventata buona per ballare e divertirsi. Iniziarono ad avere maggior successo le “danze Ceili”, considerate più “irlandesi”; esse si suddividono in danze a cerchio e danze in schiera. In irlandese “ceili” significa una riunione, una festa accompagnata da musica, canzoni, balli a cui partecipano tutti gli invitati.
Il 1929 è considerato un anno di svolta nelle danze irlandesi: nacque l’ “Irish Dancing Commission”, una commissione con il compito di monitorare la situazione generale delle danze e dare delle regole precise.

In seguito alla crisi economica, gli irlandesi immigrati all’estero in U.K, America,Canada, Australia e Nuova Zelanda esportarono le danze irlandesi che in breve tempo divennero famose nel mondo.
Attualmente in tutto il mondo esistono corsi di danze irlandesi anche grazie a due musical teatrali (“Riverdance” e “Lord of the Dance”) e a gruppi musicali di fama internazionale.