I siti monastici medievali
Sei sono i principali siti monastici irlandesi che sono in attesa di essere inseriti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO: “Clonmacnoise”, “Durrow”, “Glendalough”, “Cealtra Inis”, “Kells”, “Monasterboice”.
Questi rappresentano un modello abitativo dei siti pre-cristiani, intorno al I millennio d.C. e tra i primi siti di questo tipo in Gran Bretagna, mentre l’Europa Occidentale era dominata dall’Impero Romano e il Cristianesimo prendeva il sopravvento sulle religioni pagane.
Tutti i siti monastici sono caratterizzati da costruzioni in pietra, una o più chiese e delle torri circolari che spesso venivano usate dai monaci come rifugio in caso di rappresaglie e per proteggere le sacre reliquie, i libri ed i calici usati nelle cerimonie religiose.
L’elemento più caratteristico dei siti monastici irlandesi sono le croci che rappresentavano un modo per divulgare le Sacre Scritture ai contadini. La maggior parte della popolazione, infatti, non sapendo scrivere, apprendeva attraverso le immagini che erano incise sulle croci.
La “High Cross di Muiredach” nel sito monastico di Monasterboice nella contea di Louth, mostra numerosi e ben conservati rilievi del Nuovo e Vecchio Testamento ed è considerata come più bella croce in pietra di tutta l'isola d'Irlanda.
Il monastero di Durrow, invece, era specializzato nell’arte amanuense e da qui proviene l’ “Evangeliario di Durrow”, un libro miniato ora conservato alla Trinity College Library di Dublino,
che comprende i quattro vangeli. Ogni vangelo è introdotto da tre pagine miniate dove sono riportati i simboli dell’evangelista e sono scritti in rosso, verde e giallo.
Il sito monastico di Glendalough si presenta ancora oggi come un piccolo villaggio di chiese, cappelle ed abitazioni e fu uno dei principali centri religiosi e di studi dell'Irlanda, grazie al suo fondatore San Kevin.
Un altro sito importante è quello di Kells, nella contea di Kilkenny, dove si trova un’antica abbazia agostiniana, fondata nel 1193 dal canonico Geoffrey de Marisco Fitz-Robert e poi sviluppatosi grazie all’opera di San Colombano. Il complesso presenta ancora oggi una doppia cinta di mura, rafforzata con delle torri di forma circolare e una torre quadrata centrale che sovrasta l’abbazia. Alla vita attiva di questo sito monastico si deve il “Libro di Kells”, un manoscritto miniato realizzato da monaci intorno all'800 e che racconta i quattro Vangeli.
Tutti i siti monastici irlandesi, quindi, sono delle importanti testimonianza storiche e culturali, oltre che un esempio di civiltà organizzate e ben strutturate.